Il Cersaie

La tile-week si gioca su due campi: il fiera district e il distretto ceramico, dove pullulano gli open-house delle aziende corsare che hanno paccato la fiera ma anche i party di quelle che giammai la tradiranno.

I brand paccatori sono open day&night: di giorno si visita la show room, si mangia e si beve guardando piastrelle, di sera uguale.

I malcapitati agenti bipolari che collaborano con aziende in +out si sbattono da morire nella gestione ubiqua del tempo e della logistica.

Un clima di gelosie e sospetti aumenta il livello di stress: se esci dallo stand 10 minuti per andare in toilette ti pensano in autostrada e scatta la videochiamata al vespasiano.

In questo strano derby, i poveri clienti sono contesi dal pressing selvaggio per pignorare qualche ora nella loro agenda (diurna o notturna). I poveri ospiti si spazientiscono nelle code in autostrada, palleggiati tra Braida e l’Arcoveggio.

La dilatazione spazio-temporale vale anche per il calendario: il prequel che anticipa di un paio di settimane l’apertura delle show-room in-house e la fase sequel dopo i 5 giorni official.

 Ai clienti tocca partire prima e/o ripartire dopo, se no non riescono a vedere tutto. Anche per loro ottimizzare è diventato difficile, con problemi di sonno, cirrosi e colesterolo.